La transizione energetica nell’Oil&Gas

27 lug 2022 / di GM International

Categorie: Safety news

L’industria petrolifera e del gas sta affrontando cruciali transizioni energetiche per le proprie operazioni, attività e modelli business, oltre che per ridurre le emissioni di gas serra.

Le crescenti pressioni sociali e ambientali sugli attori del settore Oil&Gas sollevano complesse questioni sul ruolo dei combustibili fossili in un’economia dell’energia in continua evoluzione e sulla posizione delle aziende coinvolte.

Il tema, affrontato recentemente dall’Agenzia Internazionale per l’Energia (AIE) nel rapporto di analisi pluriennale WEO (World Energy Outlook), non fornisce risposte definitive, anche a causa della grande diversità delle compagnie e delle strategie aziendali, ma emergono in ogni caso delle considerazioni di fondo difficili da armonizzare.

In primo luogo, bisogna tenere conto dell’aumento della domanda di energia a causa della crescita della popolazione mondiale.

In secondo luogo, il petrolio e il gas naturale svolgono ancora un ruolo chiave nei sistemi energetici ed economici e anche nel prossimo futuro forniture affidabili e a prezzi accessibili di combustibili fossili saranno necessarie.

Infine, l’imperativo di ridurre le emissioni dev’essere in linea con gli obiettivi climatici internazionali. Lo Scenario di Sviluppo Sostenibile (SDS) del WEO traccia un percorso coerente con l’Accordo di Parigi promettendo di contenere l’aumento delle temperature globali a sotto i 2°C. Nel contempo vanno soddisfatti gli obiettivi relativi all’accesso universale all’energia e all’aria pulita, riducendo le emissioni di gas serra (GHG, GreenHouse Gases).

 

Le prossime tappe

Trasformare il sistema energetico per soddisfare la crescente domanda di energia e allo stesso tempo ridurre le emissioni globali richiederà un ampio mix energetico e una collaborazione senza precedenti tra stakeholder, istituzioni, Paesi e industrie.

La maggior parte delle aziende del settore petrolifero e del gas ha fatto passi avanti nella riduzione dell’intensità di carbonio e sta valutando quali investimenti e tecnologie potrebbero favorire ulteriori progressi. Oltre il 50% delle aziende aderenti all’Ipieca (International Petroleum Industry Environmental Conservation Association) si sono impegnate pubblicamente a raggiungere l'obiettivo delle emissioni zero, pubblicando piani su come raggiungere i loro obiettivi.

Una prima leva è l’eliminazione di quasi tutte le emissioni delle classi di impronta ecologica denominate Scope 1 (emissioni dirette) e Scope 2 (emissioni indirette da consumo energetico). Sebbene molte aziende abbiano già fatto progressi nella riduzione delle emissioni di rifiuti da gas flaring o perdite di metano, per portare le emissioni quasi a zero sarebbe necessaria una diffusione capillare delle energie rinnovabili e la massiccia inclusione di veicoli elettrici o a biocarburante nelle flotte aziendali.

In secondo luogo, molte aziende stanno investendo e implementando tecnologie a emissioni nette di carbonio. Tuttavia, da un punto di vista pratico, l’unico modo per raggiungere emissioni prossime allo zero nei prossimi decenni potrebbe essere quello di sfruttare le tecnologie che eliminano il carbonio dal ciclo di vita del prodotto con tecnologie CCUS (Carbon Capture Use and Storage).

Molte aziende stanno riducendo le emissioni attraverso un maggiore uso del gas naturale, una maggiore efficienza dei sistemi di alimentazione dei motori e lo sviluppo di tecnologie di mobilità a basse emissioni di carbonio (veicoli elettrici, biocarburanti, gas naturale liquefatto, ammoniaca e celle a combustibile).

L’idrogeno a basse emissioni di carbonio potrà aiutare settori come l'industria pesante a ridurre drasticamente le emissioni, oltre a offrire un supporto su larga scala e a lungo termine alle energie rinnovabili.

Grazie alle emissioni più basse rispetto ad altri combustibili fossili e a una fonte di energia dispacciabile, anche il gas naturale sarà un elemento importante della transizione energetica se le emissioni di metano potranno essere controllate lungo tutta la catena del valore.

 

Le sfide

Come si possono rendere più resilienti le attività principali nel settore degli idrocarburi? Dovremmo espanderci in attività a basse emissioni di carbonio e, se sì, come? Come dovrà cambiare il modello operativo delle aziende per prosperare in un mondo a basse emissioni di carbonio? Non ci sono risposte semplici a queste domande.

Il terzo decennio del XXI secolo vede l’industria del petrolio e del gas confrontarsi con l’opposizione di un’opinione pubblica molto preoccupata dell’impatto ambientale dei combustibili fossili, con azionisti sempre più scettici e con le delle istituzioni che cercano di coniugare gli obiettivi di decarbonizzazione con la domanda sempre importante di petrolio e gas.

Negli Stati Uniti, in India e in Cina - i tre maggiori emettitori di gas serra - il gas naturale ha il potenziale per rimanere una componente integrale della transizione energetica per i decenni a venire, a seconda dei meccanismi politici e delle tecnologie in vigore.

La sfida per l’industria del petrolio e del gas è quella di adattarsi a un panorama politico e di investimenti in continua evoluzione, ma anche di evolversi in modo da guidare la decarbonizzazione del sistema energetico.

In tutto il mondo stiamo assistendo almeno a un graduale passaggio da politiche che hanno sostenuto la produzione di petrolio e gas a politiche che invece iniziano a disincentivare i combustibili fossili, tra cui il carbon pricing e il sistema di scambio di emissioni dell’Unione Europea. Molti governi stanno anche incoraggiando l’uso di tecnologie e combustibili sostitutivi. Un altro metodo per ridurre l’uso di carbonio è l’implementazione di modelli economici circolari, in cui i materiali vengono riutilizzati o riciclati invece di essere smaltiti alla fine della loro vita utile.

Anche gli investitori stanno diventando un motore strategico della decarbonizzazione, spostando l’attenzione sull'impatto ambientale della produzione di petrolio e gas attraverso investimenti incentrati sulla governance ambientale, sociale e sostenibile (ESG, Environmental, Social and Governance).

Le compagnie petrolifere e del gas devono chiarire le implicazioni delle transizioni energetiche per le loro attività e i loro modelli di business, oltre a mettere in campo i contributi necessari per accelerare il ritmo del cambiamento. Questo processo è iniziato. Indipendentemente dal percorso che il mondo seguirà, gli impatti climatici diventeranno sempre più visibili e gravi nei prossimi anni, aumentando la pressione su tutti gli elementi della società nella ricerca di soluzioni a lungo termine.

 

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