Il tema della sicurezza nei sistemi di trasporto è assai complesso e variegato. Oggi i requisiti di sicurezza e affidabilità in qualsiasi settore di trasporto sono fattori strategici e la sicurezza funzionale ne rappresenta un componente fondamentale.
L’adozione sempre più frequente, nei mezzi di trasporto, di sistemi informatici e di automazione ha posto il tema della sicurezza su un livello di maggiore complessità. Attualmente, nello sviluppo di un sistema di trasporto si privilegia la sicurezza in forma interconnessa ai temi della funzionalità, dei costi del sistema e del rispetto dell’ambiente. Altro aspetto da considerare è che il termine “sicurezza” nei trasporti assume diversi significati, dall’identificazione dei possibili rischi alle misure per evitare incidenti, fino al concetto di Sicurezza Funzionale che essendo di carattere generale può essere applicato anche a domini diversi da quelli tipici dell’industria di processo.
Nel campo dei trasporti, infatti, metodi e norme di sicurezza funzionale si inseriscono in un quadro più ampio che comprende i fattori umani, l’affidabilità e l’evoluzione delle tecnologie, la gestione dei rischi, l’analisi dei dati e le valutazioni socio-economiche. L’ingegneria della sicurezza funzionale - basata sulla IEC 61508 e dalle norme da essa derivate - comporta l’identificazione di specifici guasti pericolosi e l’individuazione di frequenze massime di accadimento tollerabili per ciascun guasto.
In passato la sicurezza funzionale nel settore automobilistico era riconducibile alla generica norma IEC 61508. Con la pubblicazione della norma specifica di settore ISO 26262, le esigenze specifiche del settore automobilistico nel contesto dei componenti elettrici/elettronici programmabili (E/E) trovano una risposta più adeguata. Lo standard ISO 26262 può essere utilizzato per applicare un sistema di gestione della sicurezza basato sulle migliori pratiche riconosciute a livello internazionale, con un approccio innovativo alla gestione del rischio. I produttori di automobili si accingono a utilizzare la conformità alla norma ISO 26262 anche come strumento per qualificare componenti e potenziali fornitori di componenti E/E. Associato a questo standard l’Automotive Safety Integrity Level (ASIL) rappresenta la capacità di riduzione del rischio della funzione di sicurezza integrata in un dato prodotto. La valutazione si divide in quattro livelli, da ASIL A ad ASIL D, dal più basso al più alto grado di riduzione del rischio.
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Gli ambiti fondamentali della sicurezza funzionale nel settore ferroviario riguardano i sistemi di sicurezza per gallerie, i sistemi di segnalamento, i sistemi di sicurezza a bordo treno. La sicurezza funzionale è diventata ancora più importante a seguito delle direttive europee sulla interoperabilità ferroviaria e altre regolamentazioni in ambito ferroviario e metropolitane, che prevedono la verifica della sicurezza funzionale secondo le norme EN 50126 (RAMS), EN 50128 (Software), EN 50129.
L’apparecchiatura il cui malfunzionamento contribuisce al verificarsi di ciascuna situazione pericolosa individuata viene identificata e chiamata “rilevante per la sicurezza”. Esempi tipici sono i sistemi di segnalamento ferroviario, le apparecchiature per la chiusura in sicurezza delle porte di banchina, le apparecchiature per il rilascio di gas estinguenti in caso di incendi in carrozza.
Tra le metodiche più utilizzate vanno annoverate la gestione della sicurezza funzionale e dei software, le analisi RAMS, CTA (albero delle conseguenze), FMEA/FMECA (analisi dei guasti), PHA, SHA, SSHA, Hazard Log, Hazop, IHA (situazioni pericolose), l’analisi della manutenibilità e l’elaborazione dei safety case.
Il settore marittimo presenta un quadro tecnico, operativo e normativo per la sicurezza tra i più complessi e accurati. In particolare, a partire dal 1° luglio 2004, tutte le navi devono avere un certificato internazionale di security della nave (ISSC) e di un piano di security di bordo (SSP). Le navi devono anche essere dotate di apposite apparecchiature AIS (Automatic Identification System) per l’identificazione automatica da stazioni a terra, sia a corto raggio, sia quando si trovano a notevole distanza dalla terra (oltre le 200 miglia marine) e di specifici impianti di allarme (Ship Security Alert System).
La sicurezza funzionale nel settore navale svolge un ruolo importante nella protezione contro il rischio di lesioni fisiche o danni alla salute e minacce indirette alla proprietà o all’ambiente. La valutazione della sicurezza funzionale per prodotti e impianti installatati nei sistemi di trasporto marittimi include la Hazard Analysis con identificazione delle funzioni di sicurezza e determinazione del SIL Target, la stesura dei Safety Manual con verifica della corretta esportazione delle condizioni applicative di sicurezza e condizioni ambientali di funzionamento e le procedure di Proof Test.
La sicurezza delle operazioni dei vettori aerei e dei loro aeromobili è garantita da un complesso di regole nazionali e internazionali e dai controlli dell’applicazione di suddette regole. L’automazione in campo aeronautico è costituita da sistemi hardware e software che gestiscono le funzioni interconnesse. L’approccio basato sulla sicurezza funzionale di tali sistemi garantisce che i rischi legati a situazioni pericolose dovute a un malfunzionamento del sistema, che possono provocare conseguenze rilevanti per la sicurezza, siano ridotti a livelli accettabili.
Particolarmente rilevante in quest’ambito sono le normative sovranazionali che prevedono l’adozione del Safety Management System (SMS) che nel sistema aviazione civile deve essere attuato dall’aviazione civile e da tutte le aziende che operano nel settore vasto del trasporto aereo. Strumenti operativi degli SMS sono l’identificazione dei pericoli, l’analisi e la valutazione dei rischi, la mitigazione dei rischi fino a livelli tollerabili, la misurazione dell’efficacia delle azioni adottate.