Luoghi pericolosi: cosa sono
Prima di approfondire come prevenire le esplosioni, cerchiamo di chiarire cosa si intende per luoghi pericolosi. In generale, si tratta di tutte quelle aree industriali in cui è presente un’atmosfera a rischio esplosione o incendio. Di solito le apparecchiature che vengono usate in questi ambienti possono potenzialmente innescare sostanze quali gas, fibre, polveri o vapori. È necessario quindi - per prevenire un disastro nelle aree pericolose - che queste apparecchiature siano progettate e installate in maniera tale da ridurre i rischi al di sotto del livello accettabile.
Come prevenire le esplosioni nei luoghi pericolosi
Prevenire le esplosioni nei luoghi pericolosi significa eliminare uno o più elementi infiammabili del triangolo del fuoco – ossia combustibile , comburente e innesco.
Esistono diversi metodi per farlo:
- Contenimento dell’esplosione
È l’unica tecnica che permette comunque il verificarsi dell’esplosione. Consiste nel confinare l’esplosione a un’area ben definita per evitare che si propaghi nell’atmosfera circostante. Per esempio, le custodie a prova di esplosione si basano su questo metodo.
- Segregazione
Questo metodo utilizza tecniche particolari, quali la pressurizzazione o l’incapsulamento per separare fisicamente (isolare) le superfici calde, o le parti elettriche (e quindi le cause possibili di innesco), dalla miscela esplosiva.
- Prevenzione
L’obiettivo di questo metodo è limitare sia l’energia elettrica sia quella termica, mantenendole a livelli sicuri. Questi livelli di sicurezza devono essere garantiti sia in caso di guasto che in situazioni standard. La tecnica più efficiente e conosciuta che si basa su questo metodo è la sicurezza intrinseca.
Un’apparecchiatura, per essere intrinsecamente sicura, non deve provocare effetti termici, scintille o archi che possano generare un’esplosione in condizioni normali o di guasto.
Cosa significa esattamente?
È una questione di progettazione. La sicurezza intrinseca si basa sulla progettazione di strumenti elettrici che richiedono ridotta energia per funzionare. Infatti, se viene usata poca energia è più facile che essa sia limitata al di sotto della minima necessaria ad innescare una miscela pericolosa. La sicurezza di un’apparecchiatura deve essere certificata da enti accreditati internazionali.
Anche se il segno distintivo di un buon sensore è il suo consumo ridotto, questo non può bastare. Non importa quanto sia progettato bene: anche la sua fonte di alimentazione deve garantire gli stessi standard di sicurezza per evitare di essere a rischio esplosione.
Oltre alla strumentazione intrinsecamente sicura, è necessario avere una barriera o un isolatore intrinsecamente sicuro. Questi dispositivi hanno un ruolo molto importante: riescono a controllare quanta energia passa all’interno dell’apparecchiatura e la limitano al di sotto di un livello massimo.
Se l’apparecchiatura è installata in un luogo pericoloso, l’energia che le arriva dalla sua fonte di alimentazione deve rimanere al di sotto del livello massimo che possa essere gestito senza causare un innesco. Per questo motivo, sia l’apparecchiatura che la barriera giocano un ruolo fondamentale nel garantire la sicurezza intrinseca.
La sicurezza intrinseca è un’eccellente tecnica di protezione per qualsiasi luogo pericoloso perché aiuta a prevenire fiamme ed esplosioni semplicemente impedendo che si verifichino le condizioni per farle accadere.