I trend della Sicurezza Funzionale

03 nov 2022 / di GM International

Categorie: Safety news, Functional safety

Il mercato della Sicurezza Funzionale globale è spinto da un severo quadro normativo e dalla crescita di industrie e tecnologie strategiche.

Nel 2021 il mercato della sicurezza funzionale è stato valutato da VMR (Verified Market Research) in 4,2 miliardi di dollari e si prevede che raggiungerà i 9,8 miliardi di dollari entro il 2030, con un tasso di crescita media dell’11,2% dal 2022 al 2030.

In questo decennio si prevede che l’area Asia-Pacifico, Cina e India in testa, sarà quella con maggiore tasso di crescita sostenuta da processi di industrializzazione, dalla propensione delle multinazionali all’adozione massiccia di sistemi di sicurezza e dagli investimenti in settori fortemente regolamentati, come l’Oil & Gas e l’energia.

Per la realizzazione di sistemi automatizzati di sicurezza funzionale i punti di riferimento sono le normative SIL (Safety Integrity Level, IEC 62061) e le pratiche GAMP (Good Automated Manufacturing Practice).

Dal punto di vista dell’offerta tecnologica il mercato è suddiviso in sistemi di arresto di emergenza, sensori e interruttori di sicurezza, controllori, moduli e relè di sicurezza, PLC, attuatori, sistemi di controllo delle turbomacchine e altri dispositivi accessori.

In base allo scenario di impiego, il mercato è suddiviso in industria di processo, industria manifatturiera, produzione di energia e altri segmenti. Il settore alimentare, l’elettrificazione e l’automotive sono i settori a maggiore crescita a livello globale per la sicurezza funzionale. Anche il ruolo cogente delle norme di sicurezza all’interno di macchine e impianti è un ulteriore volano di crescita.

 

L’exploit dei sensori

In termini merceologici il segmento dei sensori di sicurezza è quello con le più rapide dinamiche di crescita grazie anche al contributo di innovazioni come la tecnologia di visione stereoscopica. I sensori di sicurezza sono progettati per garantire un’uscita logica nel caso in cui non si verifichi una misurazione o la trasmissione di un segnale. Questi sensori di sicurezza includono elementi di ridondanza per cui, in caso di guasto di un elemento, un altro assume il controllo del funzionamento, evitando così potenziali fermi impianto o blocchi di produzione. Tipicamente i sensori di sicurezza vengono utilizzati nei sistemi di arresto di emergenza (ESD), nei sistemi di protezione della pressione ad alta integrità (HIPPS), nei sistemi di monitoraggio degli incendi e dei gas (FGS), nei sistemi di gestione dei bruciatori (BMS) e nei sistemi di controllo delle turbomacchine (TMC). I sensori di sicurezza sono incorporati in sistemi strutturati di sicurezza funzionale per applicazioni come il rilevamento del movimento e della posizione dei macchinari, il monitoraggio dei dati relativi agli utensili e l’integrazione di sistemi automatizzati.

 

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Trend di crescita del mercato globale della Sicurezza Funzionale secondo VMR (Verified Market Research)

 

Barriere all’adozione

Accanto ai fattori di crescita, i costi e gli investimenti elevati necessari per l’implementazione dei sistemi di sicurezza funzionale in parte ostacolano l’espansione di questo mercato. La complessità di alcune implementazioni e la scarsità di personale qualificato rappresentano ulteriori freni all’adozione. Altro ostacolo alla crescita del mercato della sicurezza funzionale è la mancanza di piena consapevolezza dei vantaggi derivanti dall’utilizzo di questi sistemi. A ciò si aggiunga che molte imprese industriali faticano a reclutare esperti di sicurezza qualificati. Del resto ingegneri, informatici e tecnici specializzati e certificati devono lavorare in modo coeso per progettare sistemi di sicurezza funzionale robusti. La sfida aumenta durante l’installazione e la validazione di un nuovo sistema, nella misura in cui è fondamentale garantire che il sistema soddisfi pienamente i requisiti del livello di integrità della sicurezza (SIL).

 

Le innovazioni digitali

Se da un lato alcune barriere ne frenano la diffusione, dall’altro la crescente applicazione dell’Industrial Internet of Things (IIoT) offre eccellenti opportunità per il mercato della sicurezza funzionale. L’IIoT rappresenta nuove potenzialità per i servizi integrati di sicurezza e conformità. Ad esempio i sensori che rilevano la pressione, il livello, la portata, la temperatura e le vibrazioni con tecnologie digitali, raccolgono informazioni per comunicarle ai sistemi di monitoraggio con possibilità di supportare le funzioni strumentate di sicurezza (SIF) direttamente negli impianti che trattano prodotti pericolosi.

L’IIoT offre anche i vantaggi derivanti dall’impiego di microprocessori a basso costo e a bassa potenza per migliorare l’usabilità e l’efficienza energetica. L’IIoT consente un’analisi e una gestione rapide delle situazioni critiche, nonché un’amministrazione virtuale dei sistemi fisici, con conseguente miglioramento delle prestazioni. Altro fattore chiave delle tecnologie digitali sono i sistemi cyber-fisici (CPS) in grado di scambiare autonomamente informazioni, controlli e comandi tra macchine e impianti.

Il modello Industria 4.0 si basa evidentemente su IIoT, CPS e altre tecnologie digitali in cui sensori, macchine e sistemi IT sono collegati lungo la catena del valore. L’ampia adozione di Industria 4.0 da parte delle aziende manifatturiere richiede l'integrazione della sicurezza funzionale e della cyber security per ridurre i rischi associati al malfunzionamento dei dispositivi elettronici programmabili. Industria 4.0 offre anche una visione di trasformazione digitale che consente il funzionamento continuo degli impianti ed evita inutili arresti. In questo contesto la sicurezza funzionale offre la certezza che un’apparecchiatura o un dispositivo svolga la sua funzionalità di sicurezza ogni volta che è necessario.

 

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