Il Safety Requirement Specification (SRS) è il documento principale sulla sicurezza di un impianto di processo (Oil & Gas, petrolchimico, chimico, energia, farmaceutico). Raccoglie i requisiti di integrità e funzionalità riferiti a: matrici causa/effetto, tempi e metodologie di test, compito del pulsante di reset, pulsanti di manutenzione o di bypass, comportamento degli strumenti in caso di rilevazione guasti ecc.
L’IMPORTANZA DEL SRS AI FINI DEL Safety Instrumented System
Il SRS è previsto nella norma internazionale IEC 61511 “Functional safety - Safety instrumented systems for the process industry sector”, che definisce metodologie e vincoli per le specifiche, il progetto, la gestione e manutenzione di un Safety Instrumented System (SIS).
L’importanza di un documento come il SRS si colloca sia nella fase inziale, nel momento in cui viene analizzato e classificato il livello di SIL (Safety Integrity Level), che va da quello minimo di 1 a quello massimo di 4, sia in quella successiva, quando bisogna realizzare la messa in opera del SIS con tutte le specifiche dei requisiti di sicurezza.
LE DUE FASI SU CUI SI CONCENTRA IL SRS
La prima fase in genere adotta la metodologia HAZOP (HAZard and OPerability analysis) per identificare il rischio. Si tratta di una procedura strutturata, oggi assai in uso, che permette di prefigurare le possibili deviazioni dagli scopi di progetto, le cause associate e le relative conseguenze per la sicurezza, nonché gli eventuali interventi correttivi da fare.
La seconda fase si concentra sull’allocazione delle Safety Instrumented Function (SIF), cioè delle funzioni di sicurezza strumentata in relazione al SIL.
Sebbene la norma stessa contempli l’impossibilità di stimare quantitativamente la probabilità di guasti sistematici, cionondimeno raccomanda una serie di tecniche e di misure necessarie a evitare e controllare i guasti hardware e software nelle fasi dello sviluppo.
CHI DEVE SCRIVERE IL SRS?
Su altre due questioni la normativa di riferimento non entra nel dettaglio. La prima riguarda la necessità che il SRS debba essere costituito da un singolo documento o da un insieme di documenti. A questa lacuna è facile rispondere: l’importante è che il SRS copra tutto il Safety LifeCycle, senza omettere nessun elemento del “ciclo di vita della sicurezza”. La seconda ha a che fare con la stesura del SRS, soprattutto nella fase iniziale. Chi deve occuparsene? una singola persona o il team? Anche in questo caso è la logica che arriva laddove la lettera della legge non si pronuncia. È opportuno che la produzione del SRS da parte del Safety Manager avvenga in stretta collaborazione con l’Instrument Engineer o il Project Engineering Manager. Questo perché sono necessarie un numero cospicuo di informazioni al fine di integrare al meglio i requisiti specifici di sicurezza con l’intero impianto progettuale.