I costruttori di apparecchiature destinate a essere adoperate in ambienti potenzialmente esplosivi (e interessati a esportare la propria produzione in tutto il mondo) devono poter garantire, ovunque, la sicurezza dei propri prodotti. Di conseguenza, adeguarsi alla normativa europea ATEX a volte non basta; è necessario adeguarsi a normative e a schemi di certificazione riconosciuti anche fuori Europa.
Uno schema di certificazione molto rilevante, per i prodotti utilizzabili in ambiti a rischio esplosione, è lo schema IECEx, accettato e riconosciuto in oltre 30 mercati internazionali. Questo schema ha l'obiettivo di dimostrare la conformità dei prodotti elettrici destinati all’installazione nelle aree a rischio di esplosione agli standard Ex, emanati dall'International Electrotechnical Commission (IEC).
Un obiettivo della certificazione IECEx è quello di rendere più facile il commercio internazionale di apparecchiature destinate ad aree potenzialmente esplosive, garantendo livelli di sicurezza elevati, condivisi tra tutti i paesi membri dello schema secondo il principio del consenso, e migliorando la visibilità internazionale del processo di valutazione del prodotto.
Basata, quindi, su norme IEC, la certificazione internazionale IECEx è nata più recentemente rispetto alle direttive europee ATEX, con l'obiettivo di uniformare l'accettabilità dei prodotti in tutto il mondo. Ma, dal momento che l'Europa è stata una delle aree più attente all'argomento della sicurezza nelle aree esplosive, la prima edizione delle norme IEC ha attinto molto dalle norme europee. Quindi le norme IEC per molto tempo sono state una trascrizione, una riedizione, un aggiornamento di quelle che in precedenza erano solo normative europee.
Oggi, invece, questo andamento sta cambiando, dal momento che l'Europa ha spostato le proprie competenze in sede IEC e le normative sono discusse a livello internazionale.
IECEx e ATEX: alcune differenze
La prima differenza tra lo schema IECEx e le direttive ATEX è che in IECEx non esistono direttive; la conformità di prodotto è basata sulla norma. L'essere conformi alla norma IEC è un atto volontario, una decisione del costruttore, che non è obbligato ad adeguarsi ad essa.
Anche in IECEx, come in ATEX, i prodotti sono suddivisi in tre livelli di protezione, ma nello schema IECEx non esiste la possibilità di controllo interno per la categoria meno sicura. In base a IECEx, tutti i prodotti, a qualunque categoria appartengano, devono essere controllati e certificati da un ente terzo.
Inoltre, a differenza delle direttive ATEX, lo schema IECEx non prevede solamente una procedura di conformità in rapporto ai prodotti, ha anche procedure di conformità volte a garantire la competenza del personale e le strutture dedicate alla manutenzione, a cui ci si rivolge per la riparazione e la revisione di prodotti già installati.
L'accessibilità ai certificati è immediata: il database in cui sono raccolti è consultabile online. Chiunque, quindi, può verificare se un prodotto, oppure il personale dedicato alla manutenzione messo a disposizione di un costruttore, sia certificato.
Alcune criticità
Anche lo schema IECEx ha qualche punto di debolezza. La principale criticità è costituita dal valutare la conformità rispetto a una norma e non rispetto a una direttiva. Questo è un punto debole, soprattutto se si deve valutare una soluzione tecnologica innovativa. Se la nuova soluzione non crea problemi dal punto di vista degli inneschi delle eventuali atmosfere esplosive - e quindi è sicura -, con la direttiva ATEX è possibile certificarne la sicurezza, purché si rispettino i requisiti essenziali di sicurezza e salute.
Invece, nel sistema IECEx la norma non è uno strumento per garantire la conformità a una direttiva, ma è il fine stesso della certificazione. I requisiti di norma devono essere quindi rispettati completamente.
Di conseguenza sarà necessario che una eventuale soluzione tecnologica innovativa sia analizzata e discussa in sede di evoluzione normativa, all'interno di appositi gruppi di lavoro. La partecipazione a questi gruppi di lavoro prevede impegno in termini di competenza, tempo e denaro, ed è quindi molto spesso accessibile soltanto alle aziende di grandi dimensioni.
Inoltre, la partecipazione ai gruppi di lavoro e l'analisi svolta in quest'ambito non garantisce che la soluzione tecnologica sia davvero approvata. Dovrà essere discussa, verificata e solo dopo questa procedura potrà essere inclusa nel testo della norma. Spesso, questo percorso richiede anche diversi anni.
Un ulteriore punto di debolezza che contraddistingue lo schema IECEx è che l’impianto normativo non è così esteso come quello europeo; solo negli ultimi anni stanno nascendo norme relative ai prodotti non elettrici, mentre non esistono ancora norme riguardanti casi particolari come carrelli elevatori, pompe di benzina, dispositivi di protezione come arrestatori di fiamma, dischi di rottura o altri prodotti che invece sono considerati nel Vecchio Continente.
Conclusioni
Lo schema di certificazione IECEx ha un ruolo significativo per i costruttori di apparecchiature destinate a essere usate in ambienti potenzialmente esplosivi. Infatti, costituisce un punto di riferimento per quanti vogliono esportare prodotti, adatti e essere usati in condizioni difficili, al di fuori del contesto europeo ed ottenere molto più facilmente una certificazione nazionale in uno dei paesi membri.
Questo fatto ne fa uno schema in forte espansione che, a prescindere dai suoi punti di forza, dalle sue criticità e dalla sua validità legale diretta, è sempre più richiesto dai costruttori mondiali, per poter operare nel migliore dei modi in contesti internazionali.