4 Pericoli derivanti da un falso senso di sicurezza

13 feb 2019 / di GM International

Categorie: Safety news

“Non può succedere a noi.”

“Le probabilità che si verifichi un’esplosione sono praticamente uguali a zero.”

“Abbiamo controllato la maggior parte dei nostri spazi, quindi dovremmo essere al sicuro.”

Questi sono solo alcuni degli esempi di come un falso senso di sicurezza può insinuarsi in un’organizzazione. Ma prendiamoci un momento per riflettere.

Secondo il dizionario Merriam-Webster, nella prima definizione di “pericoloso” si legge che “dipende dagli effetti di forze imprevedibili e non analizzabili in determinati eventi”. In altre parole: una sciagura è difficilmente prevedibile.

Questo è valido in generale, ma quando si tratta di Aree Pericolose già sappiamo per certo che queste nascondono delle minacce e - di conseguenza - adottiamo delle misure di sicurezza per cercare di prevenire ogni rischio possibile e attenuarne le conseguenze.

È a questo punto che entra in gioco la sicurezza intrinseca.

Il fuoco è il pericolo più comune in tutti i settori. A volte il rischio di incendio è abbastanza ovvio, come nel caso di un’azienda che gestisce o produce gas infiammabili, come il propano o l’idrogeno. Ma ci sono altri rischi non così tanto scontati. Le polveri, per esempio, possono essere altamente infiammabili.

Quando non consideriamo i rischi meno comuni corriamo quelli più grossi. Diamo un’occhiata ai pericoli più comuni causati da un falso senso di sicurezza.

 

1. Un’esplosione devastante

Si tratta sicuramente del rischio più ovvio, ma anche dell’unico che la maggior parte delle persone pensa sia poco probabile che possa accadere loro.

Eppure, questa lista di pericoli è una prova del contrario. Basterà una lettura veloce per rendersi conto che niente è sicuro. Tra l’altro, in questa lista ci sono solo eventi catastrofici eclatanti che hanno coinvolto decine di individui: non c’è bisogno che muoiano decine o centinaia di persone perché un luogo venga considerato rischioso. Una sola è sufficiente.

Questa è sicuramente una di quelle liste di cui nessuno vuol fare parte.

 

2. Multe e controversie

Quando un luogo di lavoro è giudicato pericoloso significa che non si sta mettendo in pericolo solo l’attività e i dipendenti, ma anche le persone e i beni circostanti.

Se a seguito di un controllo emergono delle irregolarità che riguardano le Aree Pericolose, si può incorrere in multe molto onerose.

Ecco un esempio recente e che risale agli inizi di ottobre 2018: una raffineria di petrolio è stata multata per 83,000 $ a seguito di un'esplosione che ha causato diversi feriti.

Le multe devono poi essere considerate congiuntamente ai costi in cui l’azienda potrebbe incorrere a seguito di perdite di beni e materiali, di possibili controversie di clienti e, ovviamente, anche di perdita di personale.  È necessario infine considerare anche i costi derivanti dai danni d’immagine.

 

3. Il costo del premio assicurativo è più alto

Come succede con qualsiasi bene appartenente a un'azienda o a un individuo, minore è il rischio e minore è il costo del premio assicurativo. In particolare, quando vengono prese tutte le misure per assicurare che la sicurezza intrinseca sia presa sul serio - in tutti le aree a rischio - questo costo si riduce ulteriormente.

I protocolli di sicurezza ben fatti sono sempre documentati correttamente ed è quindi importante fornire alla propria azienda assicurativa tutti i documenti.

 

4. Non c’è bisogno di fermare spesso la produzione

Se le misure di sicurezza non sono adeguate, con buona probabilità sarà necessario fermare la produzione e ventilare l’area ogni volta che un intervento di diagnostica o di manutenzione viene eseguito.

Se, invece, le misure di sicurezza vengono eseguite correttamente, non sarà necessario affrontare alcuna interruzione dell'attività o della produzione.

 

Raccomandazioni finali

Tra i metodi di protezione contro le esplosioni quello più semplice, più efficace che consente l’utilizzo delle apparecchiature elettriche in Aree Pericolose è rappresentato dalla Sicurezza Intrinseca.

La sicurezza intrinseca è infatti il metodo di protezione che minimizza i pericoli indicati sopra. I principi basilari su cui si fonda consistono nel limitare, in condizioni normali e di guasto prevedibili, la quantità di energia elettrica e termica gestita e immagazzinata nei circuiti in Area Pericolosa, tramite la strumentazione interconnessa con gli stessi in Area Sicura. L’obiettivo è quello di minimizzare la generazione di calore e di eliminare l’efficacia di eventuali scintille, assicurando che il triangolo del fuoco non sia mai completo.

Gli apparecchi elettrici in Area Pericolosa e la strumentazione ad essi collegata in Area Sicura devono quindi essere progettati e costruiti secondo gli standard di questa metodologia, in modo da prevenire l'insorgere di scintille, variazioni termiche o archi elettrici che possano innescare una sostanza esplosiva, e questo anche in condizione di guasto dell'apparecchiatura stessa. Idealmente quindi l’apparecchiatura dovrebbe essere certificata al riguardo così come l’intero sistema.

La sicurezza intrinseca non dovrebbe mai essere presa alla leggera. Se seguita in modo opportuno, terrà al sicuro tutto il personale, ridurrà i costi e permetterà di fare manutenzione su impianti in funzione.

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